Si segnala la pubblicazione di una revisione della letteratura (50 anni dal 1965 al 2016). Sono stati considerati in totale 68 articoli pubblicati. L’analisi di tutti questi lavori indica che i sintomi neurologici dei pazienti con CFS sono simili a quelli di pazienti con acidosi da lattato. La neuropatia da squilibrio di lattato è una cosa nota e descritta sia nell’uomo che negli animali..qui si sottolineano le somiglianze dei sintomi nelle condizioni di acidosi da lattato (confusione, perdita di memoria, difficoltà cognitive..) con quelli neurologici presenti nella CFS. Questi squilibri biochimici possono essere correlati ad alti livelli di batteri produttori di lattato, come Streptococcus ed Enterococcus, che in vari studi sono stati rilevati come presenti ad alti livelli nelle feci dei pazienti con CFS. Ci sono quindi delle concordanze con la presenza di disturbi intestinali spesso rilevati nei pazienti con CFS e con una situazione di disbiosi intestinale su cui molti gruppi di ricerca di vari paesi attualmente si stanno concentrando grazie anche alla disponibilità di nuove tecnologie che oggi possono permettere una analisi globale di tutti i microorganismi presenti in un campione. Poichè ci sono delle relazioni tra i batteri intestinali e l’alimentazione interventi dietetici potrebbero fornire sollievo ai malati. é possibile che i malati di CFS abbiano un apporto nutrizionale non corretto per vari motivi incluse caratteristiche proprie quali ad esempio metabilismo alterato, condizioni di stress, alterata permeabilità intestinale, infezioni. Modificazioni dietetiche per questi pazienti potrebbero essere utili come si è visto per esempio che la riduzione dei carboidrati è un intervento che viene consigliato nella acidosi da lattato. Sarebbe quindi utile conoscere come eventuali diete possano controllare questo squilibrio biochimico e nello stesso tempo la disbiosi microbica.Ci sono varie ricerche in corso sui differenti temi e ci si aspettano buoni risultati per il futuro.
AMCFS consiglia di intraprendere nuovi eventuali regimi dietetici sempre ed esclusivamente su consiglio medico e/o esperto nutrizionista.
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