12 MAGGIO GIORNATA NAZIONALE DEL MALATO DI CFS

Sono la presidente di AMCFS ONLUS (Associazione Malati di CFS Onlus) e in occasione deI 12 maggio, data in cui ricorre la GIORNATA MONDIALE DEL MALATO DI CFS, vorrei spiegare cosa significa occuparsi di CFS dal momento che ancora molti si chiedono cosa sia e se esista veramente mentre i più ignorano completamente l’argomento. La CFS, conosciuta anche come SINDROME DA FATICA CRONICA è una vera e propria patologia, riconosciuta dall’OMS (Organizzazione Mondiale di Sanità), che recentemente (2014) ha visto la pubblicazione del primo DOCUMENTO Italiano D’INDIRIZZO SULLA CFS a cura di AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari di Base) ma che nonostante ciò è ancora contornata da un alone di incredulità e scarsa conoscenza sia in campo sanitario che sociale. Perché? Perché la CFS presenta molti sintomi invalidanti di grado più o meno severo che comprendono febbricola, rigonfiamento o dolenzia dei linfonodi, dolori scheletro-muscolari, problemi di memoria e concentrazione, accompagnata da altri sintomi e soprattutto da una spossatezza devastante e ingiustificata che accompagna anche il più banale gesto quotidiano. Situazione che riduce almeno del 50% le attività occupazionali di chi ne è affetto e che ha durata per lo più cronica, o comunque per parecchi anni, con remissioni e ricadute, più o meno lunghe e violente, per cui non è ancora stato identificato un marcatore diagnostico e per cui non c’è cura specifica. La terapia è per lo più di tipo sintomatico, varia da caso a caso e soprattutto non tutti i malati rispondono in modo soddisfacente alle terapie prescritte. Colpisce la fascia d’età intorno ai 35 anni, giovani adulti in età lavorativa e sono in aumento le diagnosi in età adolescenziale. Questa peculiarità fa sì che la CFS sia anche un PROBLEMA SOCIALE, seppur sottostimato e sottovalutato, andando a colpire studenti e lavoratori che rappresentano la parte produttiva del Paese. Malati che spesso, senza i necessari supporti o per la gravità della malattia sono costretti a interrompere il proprio percorso di studi o lavorativo, con gravi ripercussioni sia sul progetto di vita individuale e familiare e le relazioni sociali, aspetto ancor troppo poco considerato…

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